domenica 9 marzo 2014

Civica scuola serale Anselmo da Baggio - anno scolastico 1982/83: il ricordo di una allieva “particolare”

Studenti lavoratori civica scuola serale A.da Baggio primi anni '80
Tornare nella scuola dove avevo frequentato le elementari è stata un'esperienza surreale.
Percorrevo i corridoi con l'animo sospeso di curiosità e di timore di incorrere nel "Mostro sacro" che aveva tenuto generazioni di bimbi di Baggio in reverenziale silenzio!
Mi sono data della sciocca perché la mitica Direttrice Piera Zanisi (zia Pierina!) era in pensione da anni!
Poi, dal fondo del corridoio, ho scorto papà Virgilio che veniva verso di me, attorniato da un gruppo di ragazzi coi quali conversava con amabilità. Ho provato un moto di gelosia: ehi, quello era mio padre!
Mi sono avvicinata ed abbiamo raggiunto gli altri compagni in classe. 
Studenti lavoratori civica scuola serale A.da Baggio anni '70 (Prima A)

Ero commossa nel vedere papà in cattedra ma, solo in parte, avevo intuito cosa avrebbe significato quel viaggio assieme.
Papà precisò ai miei compagni che il fatto di avere la figlia come alunna non lo avrebbe distratto dal solito rigore ed iniziò a spiegare che il sacrificio di trascorrere tutte le sere sui libri si sarebbe trasformato in gioia di conoscere soprattutto e, marginalmente, in consolidamento della posizione lavorativa!
Papà riusciva a far amare le sue materie perché metteva tutta l'anima nel semplificare e rendere vivaci le nozioni: l'Inferno di Dante, la letteratura, la storia...il tempo con lui volava e non serviva il caffè per tenersi svegli.
Nonostante la stanchezza che gli provocava la sua patologia e che insegnasse anche al mattino ai ragazzi delle medie, le sue lezioni erano preparate con cura e , quando ci rendeva un elaborato corretto, coglieva l'occasione per una frase di incoraggiamento. 
Era stato studente lavoratore anche lui e comprendeva la nostra fatica.
Studenti lavoratori civica scuola serale A.da Baggio anni '70 (SecondaA)
Durante le lezioni desiderava si stesse attenti e composti, non perdonava che si ruminassero gomme o altro..... ma io conoscevo un suo punto debole! 
Una sera mi sono fatta scoprire che masticavo vistosamente. Pronto il rimprovero: "Devo mandare dal Preside proprio te?" Con aria ingenua replicai: "Papa, non potevo resistere, sto mangiando una castagna secca!"
Immediata la reazione: "E a me non la offri, stronzetta?"
Il suo unico punto debole: le castagne secche!
Conservo di quel periodo tante gioie ma anche tanto dolore celato: i medici ci avevano già informato della sua terribile condanna. Riuscii a dare la maturità mentre papà era ricoverato all'ospedale di Niguarda. Quando gli comunicai l'esito si lasciò scappare: "Potevi fare di meglio!"
Non ho mai ritirato il diploma ma ho voluto restasse un umile tributo d'amore per un insegnante capace di trasmettere curiosità e desiderio di capire!
Studenti lavoratori civica scuola serale A.da Baggio anni '70 (Terza A)

lunedì 3 marzo 2014

SCRITTI (Parte 4) El “Chiesa donn”


Nonno Enrico (el Chiesa Donn) con famiglia e bisnonna Carolina
Non posso chiudere questa rassegna di persone stravaganti ed estrose, senza richiamare dal mondo dei più “el Chiesa donn”. Alla guida del suo ronzino, impegnato nel traino d’un capace carro su cui si trovavano generi alimentari, di drogheria e di merceria, girovagava per i cascinali che facevano corona a Baggio ed anche sostava nelle parti estreme delle vie del rione: un venditore ambulante come ancora ne esistono; ma “el Chiesa” era una figura particolare, poiché ad un perenne sorriso ed irrefrenabile giovialità, accompagnava il suo lavoro con mille battute esilaranti. Intanto era estremamente originale il modo con il quale si presentava nei cortili; infatti, piuttosto di lanciare un suono di tromba, avvertiva con voce squillante:

“Ghè rivàa el Chiesa donn
Al g’ha l’oli e l’asèe bon
Acqua negrina, saùn e l’ucelina
Spirit de brüsà, sucher e cafè”

A tale richiamo le donne si affollavano attorno al carro e , mentre dava loro quanto gli veniva richiesto, trovava mille motivi per equivocare un po’ su tutto. La domenica lo si trovava fra i cantori della parrocchia e, quasi tutte le sere, lo si poteva vedere, addormentato come un sasso, su di una poltrona della grande sala dell’Università di p.za Sant’Ambrogio, disattento a seguire le dotte conferenze della Azione Cattolica, della quale, in Baggio, fu per decenni il presidente. 
Nonno Enrico con papà Virgilio e zio gesuita don Carlo Chiesa
Il nostro Chiesa Enrico, con suo cognato, nel lontano 1920, o giù di lì, aprì la prima sala cinematografica in Via Due Giugno. La sala era tremendamente modesta, e pochi erano i centesimi richiesti per poter seguire la proiezione; ma i pratici baggesi d’allora anziché andare al “Gin Matòc” (come storpiavano il termine cinematografo), con quei pochi centesimi preferivano bersi un “mez” di barbera. L’iniziativa, manco a dirlo, andò fallita. Seguirà, più tardi in via Rismondo, il cinema Gardenia. Ma il brav’uomo ebbe le sue meritevoli soddisfazioni; dei suoi cinque figli, uno si fece sacerdote gesuita e per decenni collaborò alla reggenza dell’Istituto Leone XIII a Milano e del Bellarmino in Roma; un altro, conseguita la laurea in filosofia, da sempre sta insegnando Lettere ai giovani, sia delle scuole statali diurne che di quelle comunali serali. Ai molti alunni, oltre alle nozioni volute dai programmi ministeriali, cerca di trasmettere la gioia di vivere, la fiducia nel futuro, la convinzione che ogni giorno ha il suo santo e che, alla fine, il trionfo del bene sul male sarà, come è sempre stato, sicuro e completo.
Questo spirito semplice ed onesto è la caratteristica profonda e costante del buon popolo di Baggio, spirito di cui dovrebbero imbeversi i baggesi di più o meno recente importazione.



Mercoledì 5 marzo 2014 ricorre il settimo anniversario della scomparsa di mamma. Ci piace saperli in cielo di nuovo insieme, giovani e sorridenti come nella foto dei giorni del loro matrimonio o anche, nella foto che segue, più avanti negli anni ma con lo stesso spirito.

Con mamma Ambrogina Antoniazzi (Cesano B. 19/10/29-Magenta 05/03/07)